Bulciago, 6 Dicembre 1929

Francesco Isella

Francesco Isella nasce a Bulciago il 6 Dicembre 1929. E’ il secondogenito di sette fratelli (due maschi e cinque femmine).

Sin da piccolo alterna allo studio e ai giochi il lavoro nei campi. Finite le elementari,in piena seconda guerra mondiale, trova impiego in una piccola officina di Bulciago. Il titolare - un milanese iscritto al partito fascista - lo prende in simpatia e lo porta spesso con sè nelle sue commissioni. In questi anni scopre dei piccoli “lussi” sconosciuti ai suoi giovani compaesani: vede per la prima volta Milano, i tram, scopre il cinema, prova i ravioli - un cibo di cui non aveva mai sentito parlare!

Durante la resistenza Francesco Isella inizia a lavorare alle Officine Ferroviarie di Costa Masnaga, un impiego più stabile, ma al tempo stesso non privo di insidie. Le Officine vengono infatti occupate dai tedeschi e sono a costante rischio bombardamento.

Dopo la guerra inizia finalmente il benessere: nelle osterie si canta e si balla, è l’epoca dei giri con gli amici, delle piccole gite in pullman, delle ragazze con cui discorrere. Francesco Isella conosce sua moglie Annamaria Frigerio e i due si sposano nel 1956. Insieme si trasferiscono all’ultimo piano di una casa corte brianzola: la Curt di Ranée. La casa è fredda e non ha il bagno (i sanitari erano in comune per tutta la corte) ma questo era cosa comune nella poverissima Brianza di allora.

Nascono i due figli: nel 1957 nasce Edoardo e nel 1965 Carmen. La famiglia si trasferisce in una casa più grande e comoda.

Negli anni 80 i figli sono ormai grandi ed è l’occasione per inseguire le proprie passioni: Francesco Isella inizia a dipingere da autodidatta. L’appartamento all’ultimo piano della Curt di Ranée - che non era mai stato venduto - diventa il suo studio. Lì passa lunghi pomeriggi con la radio accesa a dipingere ad olio.

Con il tempo la tecnica si raffina. Sono sempre più gli amici e i conoscenti che gli chiedono un quadro o un ritratto. Francesco Isella accetta sempre di buon grado, senza mai chiedere nulla in cambio, salvo un contributo per la tela e la cornice.

I suoi quadri negli anni sono finiti nei posti più disparati. E’ possibile trovarli a Bulciago nella sede del Comune, in Sacrestia, nell’Oratorio e presso l’Asilo. Alcuni amici li hanno portati con sè e regalati ad amici. Sono finite così ben fuori dai confini della Brianza. Alcuni sono finiti in Valtellina, in Sardegna, in Grecia e perfino in India.

Nel 2024 inizia - a cura dei nipoti - questo lavoro di raccolta documentale di tutte le opere di Francesco Isella, come segno di riconoscenza e affetto verso un nonno che li ha sempre colmati di amore, che ha insegnato loro la meraviglia, la capacità di guardare il mondo con occhi attenti e capaci di sorprendersi e ridere.